Attestato di conferimento onorifico della medaglia d’argento al valor militare

Visto il Regio Decreto del 1° luglio 1915 n. 1072, sulla proposta del Ministro Segretario di Stato per gli Affari della Guerra, ha sanzionato la concessione fatta sul campo dalle supreme autorità mobilitate di una Medaglia D’argento al valor militare, coll’annessosi soprassoldo di Lire Duecentocinquanta annue al sottotenente 1560 compagnia mitragliatrici Nocca Luigi.

MOTIVAZIONE:

“Comandante di una sezione mitragliatrici, dirigeva personalmente con calma il tiro delle proprie armi sulle colonne nemiche lanciate all’attacco della posizione. Avendo l’avversario respinto una volta, rinnovato un secondo e più violento assalto benché rimasto privo di munizioni, alla testa dei suoi mitraglieri, si slanciava alla baionetta ricacciando il nemico con gravi perdite. Monte Cornone 28 gennaio 1918.”

Il papà di Gianfranco, la persona che ha donato il reperto,  si chiamava Luigino, in certi documenti venne citato come Gino, in altri come questo con Luigi.  La battaglia sulle rocce del monte Cornone si scatenò tra il 28 e il 30 gennaio 1918. È, questo, un rilievo che, assieme al Sasso Rosso, delimita l’estremo confine orientale dell’Altopiano dei Sette Comuni. Con la nuova linea del fronte delineatasi dopo la ritirata di Caporetto, queste montagne, anello di congiunzione tra l’altopiano e il Grappa, rappresentavano un settore strategico di grande importanza per arrestare la discesa degli austriaci nella Val Brenta. Su queste rocce sospese sull’abisso, in condizioni ambientali molto difficili, combatterono i militari appartenenti ai migliori reparti che il regio esercito poteva schierare nell’ultimo anno di guerra