Attestato regio esercito italiano del 6° reggimento alpini

Al Sottotenente Nocca Gino venne autorizzato a fregiarsi del DISTINTIVO D’ONORE istituito con la circolare n. 134 del Giornale Militare 1917.

MOTIVAZIONE:
“Sottotenente Nocca Gino del 6° Regg.to Alpini Battaglione Bassano per la ferita riportata a Monte Ortigara il 10 giugno 1917. Verona 13 agosto 1917”.

Il papà di Gianfranco, la persona che ha donato il repetrto, si chiamava Luigino, in certi documenti venne citato come in questo Gino, in altri con Luigi.  Quella per il possesso del Monte Ortigara, sull’altopiano di Asiago, fu una violentissima battaglia (denominata in codice Azione K) in alta montagna combattuta dal 10 al 25 giugno 1917 tra l’esercito italiano e quello austriaco, che vide impiegati 400.000 soldati. Si trattò della più grande battaglia in quota mai combattuta. Dopo circa venti giorni di combattimenti incessanti, e nonostante l’eroismo dei militari italiani, la vetta del Monte Ortigara, coperta dai cadaveri dei caduti, restò in mano nemica.

COD: 4348-1-1-1-1 Categorie: , Categorie: Documenti storici Sottocategorie: Materiale:
Numero inventario

1244

Esposto in museo

Misure

30 x 21 cm

Iscrizioni

vedi foto

Colore

Beige

Epoca

1917

Restauri

Inserito in cornice

Acquisizione

Sig. Nocca Gianfranco

Fonti consultate

Testimonianza

Stato di conservazione

Buono

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Numero inventario

1244

Esposto in museo

Misure

30 x 21 cm

Iscrizioni

vedi foto

Colore

Beige

Epoca

1917

Restauri

Inserito in cornice

Acquisizione

Sig. Nocca Gianfranco

Fonti consultate

Testimonianza

Stato di conservazione

Buono

Visite al museo su prenotazione
Indirizzo

Via Caduti del Lavoro 4, 37060 Lugagnano di Sona (VR)

Visitare il Museo Storico Alpini Lugagnano significa immergersi in due percorsi principali: quello della storia militare e quello dei mestieri e della civiltà locale. Due mondi apparentemente distanti, ma intimamente legati, perché al centro di entrambi c’erano uomini e donne che vivevano queste realtà. Combattevano per la libertà e per un mondo migliore, e al contempo lavoravano per costruire un futuro democratico e dignitoso per i loro figli.